Life
Nel 1936 l’imprenditore statunitense Henry Luce acquisisce "Life" – un periodico umoristico in attività dal 1883 – con l’obiettivo di fondare un settimanale in cui la fotografia non ha più il solo compito di illustrare la parola scritta ma, anzi, quello di raccontare snodi cruciali della storia del XX secolo. Coniugando l’aspetto narrativo a quello più propagandistico, le fotografie di Margaret Bourke-White ben si sposano con la volontà di Luce di orientare i lettori verso le politiche nazionali.
A tal proposito, la copertina del primo numero di "Life" (1936) mostra uno scatto della diga di Fort Peck (Montana), un progetto emblematico del piano riformatore New Deal che, per quanto ancora in costruzione, Bourke-White mostra già in tutta la sua gloriosa imponenza. Per la rivista lavora anche Robert Capa che, in occasione della guerra civile spagnola, ritrae la Morte di un miliziano lealista (Life, 1937): un soldato colpito dal fuoco nemico e prossimo a cadere a terra che diventerà il simbolo della morte in battaglia di milioni di persone. Altrettanto iconico è Il giorno della vittoria (1945) di Alfred Eisenstaedt, fotografo esclusivo di "Life" che immortala il bacio appassionato di due giovani, in mezzo a Times Square (New York), proprio il giorno della resa ufficiale del Giappone a espressione della gioia per la tanto agognata pace. A causa della popolarità della televisione negli anni Cinquanta, l’interesse per le riviste inizia a diminuire e "Life" è costretta a ridurre il prezzo di vendita, oltre che la cadenza d’uscita.
A tal proposito, la copertina del primo numero di "Life" (1936) mostra uno scatto della diga di Fort Peck (Montana), un progetto emblematico del piano riformatore New Deal che, per quanto ancora in costruzione, Bourke-White mostra già in tutta la sua gloriosa imponenza. Per la rivista lavora anche Robert Capa che, in occasione della guerra civile spagnola, ritrae la Morte di un miliziano lealista (Life, 1937): un soldato colpito dal fuoco nemico e prossimo a cadere a terra che diventerà il simbolo della morte in battaglia di milioni di persone. Altrettanto iconico è Il giorno della vittoria (1945) di Alfred Eisenstaedt, fotografo esclusivo di "Life" che immortala il bacio appassionato di due giovani, in mezzo a Times Square (New York), proprio il giorno della resa ufficiale del Giappone a espressione della gioia per la tanto agognata pace. A causa della popolarità della televisione negli anni Cinquanta, l’interesse per le riviste inizia a diminuire e "Life" è costretta a ridurre il prezzo di vendita, oltre che la cadenza d’uscita.