Immagini, voci e storie. Incontro con Cecilia Sala
La recente guerra scoppiata in Ucraina ha (ri)portato tutti noi di fronte a una guerra ancora novecentesca per ciò che riguarda le operazioni militari, ma inserita in un mondo completamente nuovo: la presenza degli smartphone ha infatti cambiato dastricamente il modo in cui il conflitto viene racconto e percepito.
Partendo da questo presupposto è iniziato il dibattito in compagnia di Cecilia Sala, giornalista del "Il Foglio" e podcaster per "Chora Media", focalizzandosi in particolare sul nuovo utilizzo e fruizione delle immagini, anche e soprattutto in tempi di guerra.
Dagli influencer che diventano soldati e raffigurano la vita militare con le logiche di comunicazione dei social, alle fake news che invadono la rete rivitalizzando l’eterna questione della credibilità delle immagini e dell’autorevolezza delle fonti, la comunicazione di massa si inserisce oggi in un panorama complesso e stratificato. In quest’ottica appaiono ancora attuali le parole della scrittrice Susan Sontag che, nel suo libro Davanti al dolore degli altri (2003), parla della guerra in Vietnam quale primo conflitto televisivo e sottolinea come in questo passaggio le immagini di sofferenza siano diventate “un ingrediente abituale dell’incessante flusso di intrattenimento domestico riservatoci dal piccolo schermo”. Oggi che gli schermi si sono fatti ancora più piccoli e sempre più caratterizzati da un ritmo casuale di immagini e da un caotico affastellamento di immaginari, è ormai evidente quanto il presente richieda nuove riflessioni e occasioni di approfondimento attorno a questi temi.