The Family of Man

Nel gennaio del 1955 viene inaugurata al MoMA (New York) la mostra The Family of Man, ideata e realizzata da Edward Steichen. Noto fotografo e direttore del dipartimento di fotografia del museo, per l’occasione seleziona 503 scatti – provenienti da 68 paesi e realizzati da 273 fotografi – con l’intento di raccontare una storia universale della vita umana, dalla nascita alla morte, scandita dai momenti cruciali della vita sociale e familiare. Dopo l’esposizione al MoMA, la mostra inizia un tour in giro per il mondo che la vedrà presente in più di 40 paesi, anche contemporaneamente in diverse sedi grazie alla riproducibilità delle fotografie.

L’allestimento è realizzato a modello delle pagine delle riviste illustrate, alternando immagini di piccole e grandi dimensioni, apponendo didascalie che possano rafforzare il messaggio e, dunque, la chiave di lettura voluta dai curatori. Il percorso espositivo non segue un criterio storiografico né geografico, piuttosto punta a un’esperienza suggestiva ed evocativa attraverso immagini di immediata comprensibilità. Per quanto questa scelta possa sembrare superficiale e quasi sentimentale, durante la Guerra fredda (successiva al conflitto mondiale), ben esprime le speranze di molte persone. Nonostante al suo termine, nel 1962, la mostra arrivi a contare un totale di oltre nove milioni di visitatori, non mancano le contestazioni: traspare lo squilibrio di potere tra i paesi occidentali e il resto del mondo, oltre al poco rispetto nei confronti delle originarie intenzioni degli autori di molte fotografie.