Aïda Muluneh. The art of advocacy: photography as a tool for change
Con Advocacy si intende un atteggiamento di supporto e promozione nei confronti di politiche in grado di modificare gli assetti sociali, economici o legislativi di un determinato territorio. È la parola scelta dalla fotografa Aïda Muluneh, ospite a CAMERA, per descrivere il proprio lavoro, considerando l’arte e la fotografia come strumenti attivi di cambiamento.
Attraverso immagini dai colori accesi e brillanti, l’artista di origini etiopi, che ha vissuto in Canada e ora si divide tra Etiopia e Costa d’Avorio, combatte gli stereotipi attraverso i quali, solitamente, viene ritratta l’Africa, senza rinunciare a trattare i temi tipici della fotografia documentaria, attraverso una poetica dal forte impegno sociale. È così che elementi reali e ricostruiti si mescolano in immagini che pongono l’accento su temi di pregnante attualità come la scarsità dell’acqua, la diffusione di malattie tropicali che colpiscono intere comunità o, come nel caso di Road to Glory, realizzato su commissione del Premio Nobel per la Pace 2020, su momenti del passato in cui tragedie e sofferenze hanno colpito alcuni paesi cambiandone inevitabilmente la storia.