Zanele Muholi. Fotografia contro il pregiudizio
La fotografa e attivista sudafricana, Zanele Muholi – presente nel 2019 alla Biennale di Venezia e a cui la Tate Modern ha dedicato una mostra personale nel 2020 – pone se stessa davanti e dietro l’obiettivo per rappresentare la società post-apartheid e le sue contraddizioni, soprattutto riguardo le questioni di genere e la discriminazione delle donne lesbiche nere.
Il suo lavoro è dedicato alla figura femminile, così come quello di Man Ray e delle artiste presentate dalla mostra WO | MAN RAY. Le seduzioni della fotografia: Lee Miller, Berenice Abbott, Meret Oppenheim e Dora Maar, protagoniste del panorama artistico loro contemporaneo, capaci di raffigurare la società, e le sue contraddizioni, attraverso le fotografie.
Muholi – che ha ricevuto numerosi premi internazionali tra i quali nel 2016 l’Infinity Award for Documentary and Photojournalism dell’ICP-International Center of Photography di New York – racconta l’importanza della battaglia per combattere il pregiudizio e la discriminazione, in particolare di genere e di scelta sessuale, in Sudafrica e non solo.
Muholi – che ha ricevuto numerosi premi internazionali tra i quali nel 2016 l’Infinity Award for Documentary and Photojournalism dell’ICP-International Center of Photography di New York – racconta l’importanza della battaglia per combattere il pregiudizio e la discriminazione, in particolare di genere e di scelta sessuale, in Sudafrica e non solo.