Storie di uomini, donne, montagne, mare
Nato nel 1934 sotto le Alpi, a Chiusa di Pesio, Michele Pellegrino è il fotografo della montagna, dei suoi paesaggi e delle sue genti. Un mondo che oggi – tra cambiamento climatico e spopolamento – sta cambiando rapidamente, come racconta lo stesso fotografo: «Il mio tempo sta finendo ma anche quello dei paesaggi che ho conosciuto. Mi ricordo che andavo in montagna e c’era tanta di quella neve che ci si perdeva dentro, oggi è pochissima e d’estate è una pietraia che frana. Non riconosco più il paesaggio con cui sono cresciuto».
Durante l’incontro, insieme a Mario Calabresi e Barbara Bergaglio, si ripercorrerà la sua vita e il suo percorso creativo: la fatica del lavoro nei campi, l’esperienza dell’occupazione nazifascista, l’incontro con la fotografia e i tanti progetti con cui ha ritratto e raccontato la sua terra. Ma anche il mare: «Ho imparato a nuotare a settant’anni, prima avevo il terrore dell’acqua. Quando l’ho superato ho cominciato a fotografare il mare».